E’ da questa estate che ci chiediamo come è possibile che un maestro di calcio come Benitez non si è accorto che Britos è negato per il calcio e dovrebbe cimentarsi in uno sport che più esalta le sue qualità: la lentezza, la svirgolata e il rinvio sbilenco. Magari a bocce, al bigliardo o al calcio balilla potrebbe essere un fenomeno. Il ping pong è già più impegnativo.
Insistiamo più sull’uruguaiano che su Armero e Inler perchè il colombiano è la riserva di Zuniga, ora infortunato, e il turco-svizzero sa giocare meglio, a volte. Britos, invece, viene da campionati disastrosi dove ha alternato con saggia maestria infortuni e ritorni in campo con lisci e autogol.
Quando ad agosto abbiamo sentito dire a Benitez di avere fiducia e puntare su Britos a noi si è accapponata la pelle, un film horror da meno brividi di questo sudamericano al centro della difesa del Napoli. Don Rafè che abbaglio che hai preso.
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